PWA: analisi dell’onda delle pulsazioni
Compliance arteriosa e prognosi della malattia renale
Finora l’analisi dell’onda delle pulsazioni (PWA) era utilizzata solo in pazienti in emergenza e in terapia intensiva, poiché era limitata a interventi invasivi. Oggi, la PWA è disponibile grazie alla tecnologia di misurazione della pressione arteriosa HDO (High Definition Oscillometry). Questa tecnica non solo permette una misurazione accurata della pressione sistolica, diastolica e della pressione arteriosa media, ma visualizza anche ogni singola onda in tempo reale sullo schermo. Poiché l’HDO si basa sulle informazioni derivanti dalle oscillazioni della parete arteriosa durante il ciclo di misurazione, le onde delle pulsazioni mostrano cambiamenti caratteristici a seconda del volume sistolico (SV) e delle variazioni del volume sistolico (SVV), della gittata cardiaca (CO), della resistenza vascolare sistemica (SVR) e, naturalmente, del ritmo/aritmia.
Dati preliminari che confrontano la PWA tramite HDO con i metodi standard di riferimento (Picco, Lithco e Vigilance) mostrano una chiara correlazione tra le ampiezze pre-sistoliche e la SVR e tra le singole ampiezze e il SV. Avere queste informazioni disponibili permette di valutare il paziente in modo molto più dettagliato, facilmente accessibile e in modo non invasivo.
Nelle malattie renali, il sistema RAAS viene attivato prima o poi, portando a un aumento dell’Angiotensina II. L’angiotensina è un fattore di crescita di per sé, ma attiva anche altri fattori di crescita come, a titolo esemplificativo, il TGF-beta, contribuendo infine a glomerulosclerosi, fibrosi interstiziale e atrofia tubulare (Wolf, 2006).
I recettori dell’Angiotensina II sui podociti glomerulari giocano un ruolo importante nello sviluppo della proteinuria, mentre la gravità della perdita proteica correla con il grado di ipertensione. Entrambi contribuiscono ulteriormente alla fibrosi interstiziale, accelerando la progressione della malattia. Poiché livelli aumentati di AII portano a vasocostrizione sistemica, la compliance arteriosa sarà compromessa. Inizialmente questo è un meccanismo transitorio che può essere trattato con un ACE-inibitore o un antagonista del recettore dell’angiotensina.
Col tempo, gli animali con malattia cronica tendono a sviluppare cambiamenti nella struttura della parete arteriosa (Humphrey, 2008), portando a un’alterazione permanente della compliance arteriosa e a un aumento duraturo della SVR. Questo è indicativo di una malattia più avanzata.
Pertanto, la valutazione della compliance arteriosa può fornire informazioni preziose nella prognosi delle malattie renali.
Inoltre, l’ipertensione prolungata dovuta a malattia renale può danneggiare organi come occhi, sistema nervoso centrale e cuore. In particolare, i gatti sono suscettibili allo sviluppo di ipertrofia ventricolare sinistra ipertensiva. Questi animali possono presentare un’insorgenza improvvisa di un soffio cardiaco, con un SV compromesso che porta a un aumento della SVV e talvolta persino ad aritmie. L’aritmia e la SVV possono nuovamente essere valutate con l’analisi della PWA, consentendo di rilevare eventuali danni secondari al cuore, supportando così la valutazione complessiva del paziente.
Traduzione del testo: Non invasive pulse Wave analysis: assessing arterial compliance and prognosis of kidney disease, Beate Egner ECVIM, Maastricht, 5th September 2012, Pre-Congress day ESVNU & VBPS
